Sceglierebbe di nuovo una carriera nell'edilizia oggi? - Cosa serve per fare carriera nel settore delle costruzioni? Qual è stato il suo percorso professionale e cosa le piace ancora oggi del settore edile? Testo: Anita Bucher Immagini: zvg Tre uomini che hanno fatto carriera nel settore delle costruzioni si guardano indietro. Analizzano criticamente le loro carriere, le opportunità di carriera odierne e i cambiamenti che l'industria delle costruzioni ha subito negli ultimi anni o decenni.
Max Ricci, nato nel 1992, capocantiere presso Marti AG Bauunternehmung: "Quando ero un apprendista muratore, dovevo lavorare molto duramente. Rinforzare un muro fino a tarda sera con temperature sotto lo zero era estenuante. Ma di certo non faceva male. Ancora oggi mi piace creare qualcosa. Così come socializzare con tutti i tipi di persone. Come capocantiere, a volte aiuto un operaio a risolvere problemi privati con l'affitto e poco dopo mi ritrovo a partecipare a una riunione con un cliente in cui sono in gioco centinaia di migliaia di franchi. Mi piace molto questa varietà di rapporti con persone e classi sociali diverse - se potessi tornare indietro, sceglierei sicuramente di nuovo una professione edile".
Percorso di carriera: giardiniere paesaggista, muratore, capomastro, capomastro
Marco Paternolli, nato nel 1966, capomastro certificato a livello federale, impresa di costruzioni Landolt + Co AG, direttore della filiale di Zurigo e responsabile di esecuzione, ristrutturazione e restauro "Da giovane apprendista disegnatore di ingegneria civile in una grande impresa di costruzioni, vedevo i capisquadra entrare e uscire e supervisionare grandi progetti. Mi sono detto: voglio farlo anch'io e mi sono informato su come diventare caposquadra. Ma non è importante come si inizia. L'industria delle costruzioni oggi offre moltissime opportunità di sviluppo, anche per i giovani che sapranno trovare la propria strada un po' più tardi soltanto. I bravi artigiani sono molto richiesti e ben pagati. - Oggi i progetti edilizi vengono realizzati in tempi molto brevi. Questo è davvero impressionante. Tuttavia, il settore è diventato più tecnocratico. Una volta bastava una stretta di mano per un accordo, oggi ci sono contratti di lavoro di 30 pagine. - Ripercorrerei la stessa strada nel settore delle costruzioni? Sicuramente sì. Non ci sono due giorni uguali, stiamo sempre costruendo prototipi. Questo è e rimane molto eccitante".
Percorso di carriera: disegnatore di ingegneria civile, muratore, scuola ufficiali, caposquadra, capomastro.
Daniel Hinnen, nato nel 1980, amministratore delegato di Hinnen AG "Da adolescente volevo diventare meccanico di macchine, nonostante in famiglia ci fosse un'impresa di costruzioni. Tuttavia, mi sono presto reso conto di non avere le giuste prospettive in questa professione. Così alla fine sono finito nell'edilizia. Durante la scuola di gestione delle costruzioni, ho trascorso un anno pratico ad Arosa. È stato molto interessante. Ci sono condizioni completamente diverse in termini di clima, trasporti e organizzazione. Oggi sono la quinta generazione a gestire l'azienda di famiglia. Secondo me, costruire è la cosa più interessante che si possa fare. Si vede nascere e crescere qualcosa, sempre con sfide e circostanze diverse. Nel settore delle costruzioni può svilupparsi anche qualcuno che saprà trovare la propria strada un po' più tardi soltanto. È una cosa unica, che nessun altro settore offre. Quando impari a fare il muratore, ti si aprono tantissime opportunità. - Vorrei sicuramente tornare nel settore edile e sono convinto che sarei finito nel settore edile anche senza un'impresa edile in famiglia".
Percorso di carriera: meccanico di macchine, muratore, caposquadra, azienda di famiglia
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